ANNO DI PROGETTO 2001

Il complesso progettato è sito in Azzate, che, sulla conca del Lago di Varese, offre dai suoi colli una visione panoramica che tocca le Prealpi e all’orizzonte le Alpi. Poco fuori i confini dell’abitato, sulla riva del lago sorge la chiesetta della Madonnina del Lago, risalente al Quattrocento. Ragguardevole poi, oltre alle numerose ville d'epoca come la Villa Bossi-Tettoni-Benizzi-Castellani, attualmente sede del Municipio, è il Castello di Azzate, composto di tre diversi corpi di fabbrica e costruito intorno al milletrecento.

Il paese dal millesettecento ad oggi, mantiene per queste sue caratteristiche storiche e paesaggistiche una vocazione turistica, consolidatasi durante tutto il XIX secolo. Di circa 4.000 abitanti, intorno ai 330m di altitudine sul livello del mare, Azzate è anche in posizione strategica, prossimo com’è alle autostrade A8 Milano-Varese e A26 detta "per Alessandria", pur distando solo 8km dal centro di Varese e rimanendo a meno di 15 minuti d’automobile dallo scalo aeroportuale di Malpensa. In questo contesto il progetto di Residenza Viridia si basa, come quello originario del Piano di Lottizzazione che lo ha generato, su richiami planovolumetrici alle cascine lombarde attraverso forme lineari e accurato studio dei rapporti pieni/vuoti.

E’ caratterizzato da elementi verticali riconducibili ai "muri tagliafuoco", storicamente eretti per limitare il propagarsi degli incendi nelle fattorie e qui riproposti quali elementi funzionali contenenti canne fumarie e torrini d’esalazione (eliminando così la consueta casualità dei comignoli). Scrupoloso è stato poi l’inserimento ambientale mantenendo altezze ridotte per salvaguardare il "cono visuale" verso il nucleo storico del Castello, a tutela anche dell’intero paesaggio circostante, con un’accurata scelta delle essenze arboree in stretta relazione con il territorio, ovvero specie miste e autoctone, sottolineate da puntuali proposizioni di specie pregiate e di contrasto.

Per scelta progettuale le unità sono caratterizzate da finiture di pregio, come la sottolineatura del rapporto pieni/vuoti con cornici tinta su tinta del colore delle terre, l’uso in larga misura della beola, i serramenti in douglass, i vetricamera con vetri stratificati di sicurezza interni ed esterni ed il manto di copertura in coppi anticati. Gli ambienti interni poi sono ampi e razionali con disimpegni e scale ariosi e funzionali. Questa cura presente nelle forme e nelle scelte dei materiali, permette l’inserimento del complesso, con i suoi 15.000mc di volume costruito tra entroterra e fuoriterra, nell’armonia del paesaggio azzatese.

 

Qui a sinistra è riportata la planimetria degli edifici, mentre sotto vi sono i disegni, con prospettive diverse, che presentano il progetto una volta terminato.

L'ultimazione è prevista per l'estate 2004

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